Una piccola torre in tufo si trasforma in una cellula minima multicolore.
L’intervento progettuale è realizzato solo attraverso espedienti inconsueti di arredo per non intaccare la preziosità originaria dell’edificio. Una cisterna ipogea diventa poi un luogo buono per la ricerca creativa.
La vista dalla terrazza svela un agrumeto contemporaneo dedicato alla musica e apre le prospettive su uliveti e campi coltivati. Il nome e i colori rimandano a qualcuno che stava in cielo con i diamanti.
Una casa storica nel centro di Milano, un duplice intervento.
Recupero filologico di antichi parquet e decori, per le camere, il salone e lo studio.
Materiali, forme e cromatismi contemporanei per il living e la cucina.
La collocazione di importanti opere e la realizzazione di interventi artistici in loco hanno suggerito la definizione del luogo di lavoro e di vita per una ricercatrice di arte figurativa contemporanea
Il silenzio è il suono di un casolare in pietra tra querce secolari su un colle in Valle d’Itria.
Tre trulli attaccati a una lamia vengono rimessi in gioco con un piccolo ampliamento. I materiali e le forme originarie riscoperte dialogano con le invenzioni formali degli impianti a vista e dei complementi di arredo. Un trullo ospita una vasca da bagno e ha un occhio che guarda verso il cielo.Una piscina circondata da essenze mediterranee e un’antica aia, per assaporare la musica e la notte, completano la zona leisure.
Una forma archetipa dell’agricoltura pugliese: sostenere un tronco di ulivo secolare formando attorno ad esso una semisfera di pietre. Si crea così un giardino fatto di mezzelune lapidee attorno al quale gli edifici e la piscina si incastrano per negativo tra gli ulivi esistenti, senza espiantarne alcuno. Linee contemporanee, tagli vitrei verticali e orizzontali, cornici di Corten dialogano con le antiche pietre.
Nel cuore della nuova area di sviluppo residenziale “Rolling Hills Luxury Residences”, composta da 122 ville di lusso immerse nel verde delle colline a sud-est di Tirana, si trova la villa per la quale lo Studio Marco Piva, insieme al local architect EGO Architecture di Egest Goxhaj & Partners, ha curato l’interior design.
Cliente: Privato
Location: Tirana, Albania, complesso residenziale di lusso Rolling Hills.
Tipo di intervento: Interior Design, Landscape, Lighting, Styling.
Durata Progetto: 2014-2016
Area: 11.200 metri quadri di terreno, 640 metri quadri villa principale, su tre livelli, e 280 metri quadri Guest House, su due livelli.
Progettisti:
•STUDIO MARCO PIVA (interiors villa principale, styling generale, interfaccia con l’architettura)
•EGO Architecture di Egest Goxhaj & Partners (landscape, fit out generale, guest house)
Fotografie: Andrea Martiradonna
L’Isola del Silenzio presso il Salone Internazionale del Libro di Torino è un’installazione di circa 40 mq, costruita in abete accoppiato a materiale fonoassorbente. L’obiettivo è far percepire il silenzio attraverso la differenza di stato (rumore) tra interno ed esterno, mentre le feritorie verticali consentono il contatto visivo tra interno ed esterno.
Costruire un luogo dove ascoltare il silenzio è un gesto che ha a che vedere con l’isolamento che conduce all’introspezione. Condizioni raggiungibili attraverso un processo la cui trasposizione spaziale è rappresentata da un percorso. Il piegarsi della nostra parete scandita da un ritmo regolare ci fa scoprire quel luogo dove possiamo ascoltare il silenzio.
Luogo – Torino, Salone Internazionale del Libro
Anno – 2017
Committente – Letteratura Rinnovabile
Creato da stilisti belgi Tom Notte e Bart Vandebosch, Les Hommes è oggi uno dei più interessanti marchi di abbigliamento maschile. Attraverso i marchi Les Hommes e Les Hommes Urban, il brand propone collezioni di abbigliamento maschile, jeanswear, accessori e scarpe da uomo.
A Piuarch è stato affidato il compito di esprimere i valori e l’immagine che caratterizzano il Brand attraverso il disegno dello spazio, i colori, le geometrie, la qualità dei materiali. L’interpretazione del “contesto” in questo caso ha significato dare tridimensionalità allo stile del brand proprio attraverso l’uso dei materiali.
La cura per il dettaglio tipica del lavoro del duo belga si riflette anche negli arredi, pensati come composizioni plastiche di volumi in vetro fumè, marmo e acciaio champagne.
Materiali semplici e più preziosi sono utilizzati fianco a fianco, creando un effetto strutturale di eleganza e minimalismo cromatico: marmo, vetro champagne, acciaio galvanizzato, cemento.
Nella boutique Les Hommes a Milano – primo flagship store del brand Belga, nell’area di Porta Nuova – la pavimentazione in marmo port black, lavorato a spina di pesce, si accosta al pavimento di calcestruzzo lavato, e si trasforma in parete con un innesto sofisticamente lavorato a schiena d’asino.
Nel flagship store di Anversa, città natale dei due designer, il marmo white cloud delle pareti è messo a fianco del cemento grezzo utilizzato nelle scale.
Milano, Italia
2014 – Costruito
Committente: Notte Vandebosch SpA
Superficie costruita: 100 mq
–
Anversa, Belgio
2016 – Costruito
Committente: Notte Vandebosch SpA
Superficie costruita: 200 mq
© Andrea Martiradonna
Il tema del progetto era quello di abbracciare con un unico gesto architettonico lo spazio contenente le diverse tipologie di attività che si svolgono all’interno dell’edificio. Pescheria, ristorazione, ambienti funzionali ed ambiente esterno dovevano apparire come un’unico spazio continuo, fruibile sia a livello funzionale che a livello di percezione. Inoltre il progetto doveva richiamare un ambiente giovane, luminoso e con dei richiami al tema marino, ovviamente reinterpretato in chiave moderna. I controsoffitti con linee fluide e dinamiche, la pavimentazione in legno che poi diventa la parete della cucina che richiama i pontili dei moli, i serramenti in acciaio inox, le finestre circolari collocate in alto sulla finestra, sono tutti riferimenti interni al tema marino. Il resto delle linee, compreso il gioco di feritoie sulla parete della cucina che la rendono a vista, il bancone monoblocco rivestito in resina, rimarcate con un’illuminazione studiata ad hoc, rendono l’ambiente funzionale, moderno e dinamico proprio come l’attività che si svolge al suo interno. Lo spazio esterno coperto richiama più lo stile della classica taverna di pescatori, con un abiente ed un’illuminazione più caldi e tradizionali. Come fosse un percorso tra due differenti modi di vivere e vedere il mare. YO.DAA si è occupato inoltre della creazione del logo, della realizzazione del sito web e dello sviluppo del brand, parallelamente alla realizzazione del progetto architettonico.
Il progetto prevedeva la ristrutturazione di un locale al piano terra di un immobile, per adibirlo ad ufficio dirigenziale totalmente accessoriato. Il locale era privo di qualsiasi finitura e in stato di abbandono. Il tema era complesso: riuscire a inserire in 25 mq un bagno completo, uno spazio per l’archivio, un mobile ripostiglio, e uno spazio ufficio con una postazione lavoro fissa e due mobili. Il tutto, data l’importanza della clientela della committenza, doveva risultare il più elegante e ricercato possibile. Per questo le porte e le scrivanie a scomparsa, garantiscono la flessibilità degli spazi, rendendo questo progetto versatile sia come spazio di lavoro che come spazio di rappresentanza. Completano la “trasformabilità” dello spazio un attento studio dell’illuminazione, che può essere impostata come “ambient” o “da lavoro” a seconda delle esigenze.
Allestimento nell’edificio sito al n.712 di via Salaria, (Polo Produttivo Industriale) del nuovo Museo della Zecca di Roma, precedentemente ospitato nel Ministero dell’Economia a via XX settembre.