Ristrutturazione e arredamento di interni di un’appartamento di elevata altezza in faccia alla duna mediterranea del Calambrone. L’appartamento fa parte della ex colonia Regina Elena(progettata e realizzata interamente tra il 1931 e il 1934, in pieno regime fascista) La colonia è sorta per ospitare un centro elioterapico dell’ ospedale Labronico, trasformata in soggiorno marittimo per i figli dei ferrovieri in seguito. La ex colonia, progettata dall’architetto Ghino Venturi, dall’alto raffigura con la sua planimetria, un fascio littorio. Il complesso di edifici è stato ristrutturato recentemente con l’intervento dell’architetto Beniamino Cristofani, ottenendo una residenza estiva di notevole interesse architettonico. Gli spazi comuni e gli appartamenti stessi godono di grande respiro e ripetono fedelmente le architetture originarie. All’interno del fabbricato l’Architetto Silvia Fregoli ha ristrutturato un’appartamento, facendone un loft da sogno sospeso tra passato e dimensione effimera
This two-storey home (25+25 sq.m.) was designed for Home2live, a Norwegian company that deals with the development and sale of ecofriendly and cost-efficient homes.
With the first level half down in the ground, the house reaches a maximum height of 4 meters, which means that it can be considered as a one-storey house.
The sleeping area with its own independent entrance is on the ground floor (basement) and consists of a main bedroom, a little bedroom for a child or a guest and a common bathroom.
One of the main features of this house is that the main bedroom is conceived like a little wellness area where the owners can recover energy and vitality. An open space with a comfortable bed, wardrobe, Jacuzzi and sauna in a very little space.
The living area is on the first floor, so that hosts can fully enjoy the view through the large windows. It consists of an open space with kitchen, closet (pantry or second bathroom) and sofa area.
L’appartamento MP nasce per godere appieno del paesaggio offerto dal lago di Caldonazzo, nei pressi del paese di S. Cristoforo, tradizionalmente considerato il “lido di Trento”.
L’appartamento è circondato da orti e frutteti e ha una stupenda vista sul lago. E’ sviluppato su tre livelli, oltre all’interrato: al piano terra si trova la zona giorno, al piano primo la zona notte, e in soffitta la zona studio e relax. La facciata principale è rivolta a sud, sfruttando al massimo i benefici offerti dal soleggiamento invernale.
Il progetto d’arredo parte dall’osservazione del paesaggio circostante e dall’analisi delle azioni che vi si svolgono; il lago appunto, nel quale si specchia una corona di montagne ricche di boschi, capace di evocare sia immagini di grande libertà, come la pratica dello sport all’aria aperta, lo svago, ma anche la sospensione dagli impegni, la protezione, il giusto riposo. Gli arredi, con il loro susseguirsi di pieno, il tempo occupato, e vuoto, il tempo libero, evocano proprio l’esigenza di trovare un nuovo equilibrio tra opposti, per rigenerare il corpo e la mente. Vengono impiegati materiali naturali di tipo vegetale e minerale, quali il legno di rovere, declinato come rivestimento per pavimenti e pareti, e l’intonaco di calce, in grado entrambi di essere pratici, ma allo stesso tempo estremamente confortevoli. Materiali vegetali e minerali che si ritrovano in giardino, divenuto il luogo in cui paesaggio selvatico e paesaggio domestico si incontrano; il legno è utilizzato come rivestimento, nella pavimentazione e sulla pergola che ombreggia il barbecue, il Levocell caratterizza sia il marciapiede d’ingresso, che il vaso-panca, il verde si incunea, con siepi, tappezzanti e prato fin quasi dentro la zona giorno.
Qui, la progettazione si è concentrata con particolare attenzione; uno spazio unico, grazie ad un mobile centrale, una sorta di totem, si moltiplica in molti spazi differenti, dando la possibilità agli utenti di svolgere allo stesso tempo diverse attività, pur rimanendo assieme. C’è la cucina, la zona colazione, il pranzo, la tv ed il relax; il mobile centrale, divenuto perno funzionale accoglie il camino, ma è anche un mobile utile e versatile, come i gavoni delle barche che nelle belle giornate di sole punteggiano il lago.
Il complesso, composto da sette trulli e da due làmie, si trova nell’affascinante Valle dell’Itria, in provincia di Brindisi. Risale alla metà dell’800 e nel corso degli anni ha subito diverse trasformazioni. Quando ebbero avvio i lavori di recupero, la struttura si presentava abbastanza compromessa e ormai disabitata da decenni, e l’opera di ristrutturazione fu lunga e complessa, soprattutto per la ferma volontà di tutelare l’involucro originario e ogni elemento strutturale. Conservare rendendo funzionale e conferendo al tutto un carattere di sostenibilità è stato l’obiettivo del Progettista, il cui Studio è specializzato in questo particolare comparto edilizio.
Per aumentare la superficie utile dell’appartamento, in una parte di esso è stato inserito un secondo livello, ricavando 14 m² di nuova superficie abitabile´.
Grazie all’impiego di BauBuche è stato possibile realizzare nello stesso materiale sia gli elementi costruttivi, sia i particolari decorativi degli interni. Si è così ottenuta un’unità tra la struttura portante e la nuova balconata ricavata o la finestra sulla camera da letto.
Ed è stata proprio questa continuità visiva tra i singoli settori di applicazione, oltre alle caratteristiche tecniche di BauBuche, a essere stata decisiva per la scelta del materiale da parte del committente. Egli descrive infatti BauBuche come “un prodotto in legno di faggio in una forma totalmente nuova” e sotto ogni aspetto (caratteristiche tecniche, estetica, convenienza economica) “un’alternativa al tradizionale microlamellare in legno di conifera”.
L’innovativa residenza Reim di Anzing, in Baviera, era alla ricerca di un materiale di utilizzo versatile che risultasse visivamente gradevole. Il tavolato BauBuche soddisfa queste esigenze: grazie ai suoi elevati valori di resistenza consente di realizzare strutture stabili e rigide, e potendo essere incollato in larghezza permette di ottenere senza alcun problema elementi di tutte le larghezze desiderate.
Committente Hubert Reim
Luogo di costruzione Gewerbepark 8b, 85646 Anzing, Germany
Design e falegnameria Schreinerei Reim
Fotografie Loske
Superficie dell’area produzione – 900 m², uffici + esposizione – 150 m²
Materiale/BauBuche 4 m³ di tavolato BauBuche
Ultimazione dei lavori marzo 2015
La lavorazione digitale di elementi architettonici, pur avendo un sapore futuristico, è già oggi perfettamente realizzabile. Il potenziale offerto da BauBuche in tale contesto è stato sviscerato con un progetto di ricerca dell’università tecnica di Braunschweig. Il risultato: un rivestimento per pareti con design degli Anni ’60.
Committente Prof. Matthias Karch, IMD (Institute of Media and Design) Università tecnica di Braunschweig
A cura di Daniel Büning, IMD Università tecnica di Braunschweig in cooperazione con Norbert Linda, Renke Abels (HAWK (Università di Scienze Applicate e Arti) di Hildesheim) e Dr. Markus Hudert ITE (Istituto di Ingegneria Strutturale) Università tecnica di Braunschweig
Esecuzione Studenti dell’HAWK di Hildesheim
Arredo espositivo per un evento di architettura a Eindhoven
EindhovenEight è un progetto di ricerca che si occupa di architettura moderna e di urbanistica nei Paesi Bassi.
“Arredo espositivo”
Committente EindhovenEight – EindhovenEight – Università tecnica di Eindhoven
Progetto Corso conclusivo dell’Università tecnica di Eindhoven (Matteo Basso, Kapilan Chandranesan, Hanna Jurkowska, Christian Lang, Gulce Onganer, Noah Shirley, Dario Sposini, Supervisore: Dr. S.M. Figueiredo)
Costruzione/ struttura Strati di legno ricavati con fresa CNC con collegamenti a barre filettate
Superficie 100 m²
Materiale BauBuche 3,5 m³
Ultimazione dei lavori – Inaugurazione a giugno 2016
Fotografie – Dario Sposini, Matteo Basso