Custoza Hills

L’esigenza della committenza di costruire 8 ville tra le colline di Custoza, ha obbligato a ragionare su come si potesse trasformare questo luogo. Partendo dalla lettura delle geometrie e movimenti del paesaggio, il progetto si sviluppa ricercando le stesse linee. E’ nato un interessante studio dell’architettura come interpretazione dello spirito di un luogo, tra situazioni inaspettate di interno ed esterno, di casa e giardino.
Tipo di intervento: 1° PREMIO CONCORSO PROGETTAZIONE
Data di progettazione: 2010
Luogo: Custoza, Verona
Progettisti: arch. Saverio Antonini, OWC Arkitektur Studio, arch. Carlo Mezzino, arch. Licia Lavagnoli, arch. Marco Buonadonna, arch. Juan Anguita
Superficie area di intervento: 14.000 mq
Superficie coperta villa tipo: 397 mq

Le Terrazze

Un cantiere incompiuto incombeva, col suo scheletro di cemento, su quella porzione di marca trevigiana situata a nord di Treviso, tra il centro di Villorba e la Statale 13 Pontebbana, importante arteria di collegamento del territorio veneto. Da oltre sedici anni questa presenza ingombrante, originariamente destinata ad accogliere un grande centro commerciale, versava le sue ombre grigie e lugubri sul contesto circostante. L’incompiutezza, dovuta anche all’evoluzione delle norme urbanistiche che regolamentavano l’edificazione nella zona, è terminata con l’approvazione del Piruea, il piano integrato di riqualificazione urbana e ambientale che ha veicolato il completamento della costruzione. La progettazione architettonica è stata condotta ed eseguita dallo Studio di Architettura Marco Piva. Le Terrazze hanno fornito l’occasione per dimostrare che è possibile recuperare una struttura esistente destinandola a funzioni abitative e di servizio, in una nuova concezione di edificio polifunzionale. Secondo e più evoluto episodio di progettazione, dopo Next 2, l’edificio multifunzionale già realizzato da Marco Piva ad Osaka, in Giappone, Le Terrazze combinano lo spazio abitativo con la fruizione di numerosi ambienti destinati alla collettività. Un albergo, un auditorium per manifestazioni culturali, un centro benessere, un ristorante, un’area commerciale e artigianale, un residence con varie tipologie abitative, si rivelano strutture adatte ad aggregare gli abitanti del complesso ma anche ad agevolare i rapporti esistenti tra edificio, città e territorio. E’ una soluzione, questa, che mira al rafforzamento delle relazioni sociali nel rispetto delle tradizioni abitative e culturali del luogo. “Le città sono luoghi eccellenti dove vivere, non solo per le comodità che offrono, di gran lunga superiori ai disagi, ma anche per le numerose opportunità sociali, culturali e di servizio che possono offrire. Anche le aree suburbane esterne alle città, al limite tra territorio agreste e costruito, possono esprimere particolari qualità per la vita sociale. Soprattutto le aree che, pur mantenendo legami con il territorio e le sue tradizioni abitative e sociali, stanno subendo rapide trasformazioni attraverso la combinazione, spesso caotica, di aree residenziali, commerciali e di servizio. Questi territori costituiscono un ambiente particolarmente stimolante per l’individuazione di forme innovative e integrate di abitazioni e funzioni ad esse correlate. I nuovi concetti architettonici, talvolta derivati dal riutilizzo di strutture industriali e commerciali dimesse, possono rendere soluzioni formali e funzionali talmente avanzate e innovative da attribuire nuove qualità alla vita residenziale nelle aree suburbane, anche attraverso l’utilizzo di nuove tecnologie e nuovi sistemi gestionali, come nel caso de Le Terrazze di Treviso, nate dal recupero di un cosiddetto “ecomostro” sostiene l’architetto Marco Piva. Il centro polifunzionale Le Terrazze si inserisce nel territorio trevigiano con un impianto composto e scenografico, che conferisce valore alla costruzione. Le ampie terrazze digradanti, il verde che, pensato come elemento architettonico, percorre scale, giardini pensili, balconi, davanzali e parco esterno. La grande “piazza” a cielo aperto che polarizza la vita del complesso, come un’antica corte che si impreziosisce di elementi attrattivi. E poi gli innumerevoli e diversificati servizi: i parcheggi per gli abitanti della struttura, coperti e scoperti, la palestra, il ristorante, gli uffici commerciali, il centro fitness. Dal recupero del passato nasce un progetto dal pensiero innovativo, piacevole da vivere o, semplicemente, da fruire. Un’opportunità per accrescere i servizi destinati a residenti, imprenditori, turisti. Un ambito ricco di stimoli dove abitare, lavorare, socializzare, fare acquisti o rilassarsi. Le Terrazze si articolano su più piani orientati a diverse destinazioni d’uso, al tempo stesso distinte e collegate tra loro. La maglia strutturale di pilastri e travi che caratterizzava fortemente l’impianto preesistente è stata tradotta in un edificio a volumi digradanti, dove le terrazze sfruttano gli arretramenti delle facciate, mentre ascensori, scale, collegamenti verticali solcano i dislivelli volumetrici e garantiscono efficienza alla struttura. Le campiture cieche dell’edificio si sono accese di tonalità rosse, i collegamenti di sicurezza hanno adottato profili più morbidi, smorzando la rigidità intrinseca della struttura e consentendo l’interazione dei flussi senza scadere nella loro sovrapposizione. I pilastri, a scopo scenografico notturno, accolgono internamente un sistema di illuminazione che permette di diffondere la luce lungo l’intera struttura, mentre le facciate vetrate possono essere protette da un sistema di schermature solari dinamiche che si adattano alle condizioni climatiche esterne. Materiali tecnici come vetro, acciaio, alluminio e teak si armonizzano ai materiali di rivestimento interno, personalizzabili tra legno, marmo, gres porcellanato o mosaico. I piani sono così suddivisi: il piano interrato prevede parcheggi per gli abitanti della struttura e per gli utenti delle zone comuni; il piano terra, destinato alle attività commerciali, ha il compito di interrelarsi con il contesto urbano; il piano primo è destinato a uffici, spazi espositivi e altre attività artigianali; il secondo piano ospita un hotel a quattro stelle, il terzo piano accoglie abitazioni private e il quarto piano si caratterizza fortemente per la presenza dei giardini pensili di pertinenza delle abitazioni sottostanti. Il complesso, con l’effetto scenico degli elementi strutturali, gioca sui temi della trasparenza e dell’opacità grazie anche alla scelta dei materiali di rivestimento e finitura. Il tema del verde fornisce il trait d’union tra il contesto bucolico circostante e quello iperattivo della Pontebbana su cui affaccia la struttura. Disegnato come un landscaping omogeneo, stimola il rapporto simbiotico col territorio e offre occasioni di socializzazione. Nell’ottica di una maggior riduzione dell’impatto ambientale è stato previsto anche l’uso di tecnologie di gestione avanzate: gli appartamenti possono essere governati da sistemi di automazione, controllo, gestione e telecomunicazione. Nelle aree pubbliche sono stati ricavati spazi tecnici capaci eventualmente di ospitare tecnologie alternative di generazione elettrica. Per un’efficace gestione dei consumi, nelle aree private si è optato per sistemi di riscaldamento e condizionamento a pavimento. L’intero complesso rispetta i parametri di comfort e qualità attribuiti a un edificio intelligente. E il piacere esperienziale si traduce in qualità di vita. Credits: Progetto architettonico: Studio Marco Piva Progetto Strutturale: Tecnobrevetti Direzione Lavori: Tecnobrevetti Impianti Elettrici e Meccanici: Studio Vincenzo Conte Proprietà: Idea Verde srl PIANO INTERRATO – spazi tecnici di pertinenza dell’intera struttura – 198 parcheggi così distribuiti: 75 hotel – 17 direzionale – 44 residenza – 16 artigianato – 13 + 6 commerciale – 27 privati PIANO TERRA – 168 parcheggi privati – 119 parcheggi pubblici – aree comuni dell’hotel – sale meeting – aree comuni del residence – ristorante / bar – aree commerciali – aree artigianali – centro benessere – piscina PIANO PRIMO – camere hotel: 37 camere standard di cui 1 junior suite – 32 alloggi residence – aree artigianali – centro direzionale PIANO SECONDO – camere hotel: 37 camere standard di cui 1 junior suite – 18 alloggi residence PIANO TERZO – 21 appartamenti privati di varia metratura PIANO QUARTO – terrazza privata collegata agli appartamenti del terzo piano

Villa Flo

Una casa unifamiliare immersa in un uliveto che degrada verso il mare.

CASA T°P

Casa TP è la prima Passivhaus Plus realizzata in Italia e tra le prime 5 al mondo.
Il progetto nasce dalla cultura e dalla sensibilità dei committenti che credono fortemente all’importanza di gestire con rispetto e lungimiranza le risorse energetiche del pianeta.
L’edificio si trova a Chiaverano, un piccolo paese situato sulle colline dell’Anfiteatro Morenico d’Ivrea, in una cornice suggestiva tra il verde, i laghi e i terrazzamenti coltivati con viti e ulivi.
Proprio questi ultimi sono gli elementi ispiratori del progetto architettonico: la copertura piana e la facciata principale dell’edificio, rivestita in pietra, richiamano i muri di contenimento dei terrazzamenti, mentre il pergolato addossato alla facciata, avente funzione di elemento frangisole, trae ispirazione dal territorio circostante, in particolare dai tradizionali pergolati utilizzati per la viticoltura.
Il fabbricato certificato secondo il protocollo Passivhaus ha un involucro edilizio che garantisce elevate prestazioni, sia nel periodo invernale che in quello estivo. L’isolamento non presenta discontinuità e delimita perfettamente tutto il volume riscaldato.
La struttura dello stesso è realizzata in calcestruzzo cellulare autoclavato portante con cappotto termico, tetto piano in legno e platea di fondazione in cemento armato. Ai serramenti con telaio in legno e triplo vetro spetta il compito di sfruttare la radiazione solare nel periodo invernale e mediante sistemi fissi e mobili la schermatura nel periodo estivo.
L’impianto di climatizzazione è costituito da una pompa di calore aria-acqua con radiante a pavimento a bassissima temperatura che si occupa anche della produzione dell’acqua calda sanitaria. La vmc centralizzata ricambia l’aria all’interno degli ambienti e controlla i livelli di CO2 e umidità. Un sistema domotico molto semplice consente il continuo monitoraggio dei consumi e la gestione dei carichi elettrici principali.
Sul tetto sono istallati 6 kW di pannelli fotovoltaici per la copertura del fabbisogno elettrico complessivo del fabbricato. Grazie all’elevata efficienza degli elettrodomestici e delle luci a led l’impianto fotovoltaico produce più energia di quanta ne consuma.
Localizzazione Chiaverano (TO), 2015
Categoria Passivhaus
Stato Realizzato
Committente Perego Pierangela – Tori Silvano
Dimensioni 100mq
Project team Studio Zeropositivo architetti
Collaboratori: Ing. Gionata Sancisi – Energie Naturali SAGL – Guerra srl
Fotografie Arch. Davide Guerra

GI multi-family housing

L’edificio plurifamiliare GI si trova nella zona sud-est del comune di Pergine Valsugana, in frazione Ischia, su di un terreno in pendenza. L’edificio comprende tre appartamenti, uno per piano, l’ultimo dei quali è duplex. Dalle grandi finestre si gode una bellissima vista sul lago di Caldonazzo; il soleggiamento è ottimale per tutto l’anno, permesso sia dai rilievi naturali che dagli edifici circostanti.
La particolarità del luogo e dell’edificato esistente hanno suggerito di rendere molto compatto e uniforme il volume costruito. Si è voluto ridurre visivamente l’impatto del fronte principale, visibile dal lago, usando dei balconi parzialmente a loggia e creando una continuità tra la facciata e la copertura a falda. Essa, non sporgendo dai muri perimetrali, risulta di fatto integrata nella volumetria costruita, che vede i prospetti esterni intonacati nei colori delle terre del luogo, mentre i balconi, la terrazza ed i ballatoi di distribuzione hanno il parapetto trasparente.
Le nicchie delle logge, una rivisitazione di quelle degli edifici storici del paese, assieme agli imbotti di finestre, porte finestre e solette a sbalzo, sono di colore scuro.
Dal punto di vista energetico l’edificio è classificato A+; il riscaldamento invernale avviene attraverso una caldaia a condensazione a camera stagna, di potenza uguale a 29 KW. Per il riscaldamento dell’acqua sanitaria si utilizzano dei pannelli solari posti sulla copertura dell’edificio. Volendo ottenere un edificio a risparmio energetico, oltre alla coibentazione delle pareti perimetrali e dei solai e alla ventilazione meccanica controllata, si è puntato molto sulla razionalizzazione della distribuzione interna, dotando l’edificio di grandi aperture con infissi in legno di larice basso emissivi, con triplo vetro, a sud, a est e a ovest, per sfruttare il più possibile i vantaggi del soleggiamento in periodo invernale.
L’ingresso principale, sia carrabile che pedonale, si trova sulla strada inferiore, mentre gli ingressi secondari, solo pedonali, su quella superiore e inferiore. Accedendo all’edificio per mezzo di spazi dedicati, si valorizzano quelli trattati a verde, permettendo di ottenere un edificio residenziale immerso nel paesaggio, e capace anche di consentire le relazioni tra gli abitanti.
La struttura; tradizionale
La struttura è del tipo a telaio in calcestruzzo armato, con travi in spessore di solaio e pareti dedicate alla resistenza ai carichi derivanti dal sisma, con sistema ‘a pendolo’. Per garantire la massima flessibilità nella distribuzione dei fori, i pilastri sono stati disposti lungo il perimetro nelle sole sezioni disponibili, utilizzando gli sbalzi per il posizionamento degli infissi d’angolo. La scala di accesso è costituita da un nucleo centrale in calcestruzzo armato al quale sono ‘appese’ le rampe. I solai ai piani sono del tipo in laterocemento di spessore 28 cm, mentre il primo solaio verso gli interrati è del tipo a lastre predalles, di spessore variabile da un minimo di 25 ad un massimo di 50 cm. In corrispondenza dell’entrata al garage, a sostegno di alcuni pilastri di piano terra, vi è un telaio in acciaio tipo S355JO.
Le strutture di piano esterne al perimetro riscaldato sono state da questo staccate per permettere la continuità del sistema a cappotto. Laddove, per necessità strutturali, è stato necessario collegare le strutture esposte ad altre interne attraverso sistemi a taglio termico, questi ultimi sono stati dimensionati per reggere anche le sollecitazioni derivanti dal sisma.
Il risparmio energetico; l’edificio e gli impianti
L’involucro edilizio esterno è caratterizzato da elementi ad alta prestazione energetica: cappotto termico esterno in lastre di polistirene sinterizzato additivato con grafite, di spessore pari a 12 cm, per consentire di raggiungere elevati valori di isolamento termico ed acustico; infissi esterni composti da telaio in larice di spessore 92 mm e vetri basso emissivi con doppia camera; copertura in legno coibentata con pannelli isolanti in fibra di legno di spessore totale pari a 20 cm.
Nello specifico il valore di trasmittanza delle pareti esterne è pari a 0.22 W/m2K, quello della copertura è pari a 0,23 W/m2K e quello degli infissi pari a 0,94 W/m2K.
I ponti termici sono stati eliminati utilizzando tagli termici ed isolando tutte le parti esposte verso l’esterno. Tutti i pilastri e le pareti in calcestruzzo armato a piano terra, elementi a diretto contatto con le strutture esposte di piano interrato, sono stati isolati su tutti i lati esposti verso l’interno con pannelli in polistirene espanso sinterizzato e pannelli di lana di legno mineralizzata e legata con cemento.
Il riscaldamento degli ambienti avviene per mezzo di un impianto radiante a pavimento costituito da pannelli isolanti piani di spessore 30 mm e tubazioni PeX 17×2 annegate nel massetto cementizio additivato di spessore 50 mm.
L’impianto di produzione del calore per riscaldamento e di acqua calda sanitaria (ACS) è costituito da una caldaia a condensazione a camera stagna di potenza pari a 29 kW collegata, per la parte di produzione dell’ACS, ad un accumulo bivalente da 800 lt il cui serpentino inferiore è servito da un impianto solare termico composto da 4 pannelli piani di superficie netta ognuno pari a 2.23 m2.
Tutti gli appartamenti sono serviti da impianti separati di ventilazione meccanica controllata costituiti da ventilatori ad alta efficienza e bassa rumorosità e da recuperatori rotativi di tipo entalpico aventi un’efficienza, espressa in termini di rapporto delle temperature, maggiore dell’84%.
L’edificio è caratterizzato da un indice di prestazione energetica globale riferita al comune di appartenenza pari a circa 27 kWh/m2 anno.

Industrie Testi Headquarters

Il complesso edilizio originario, costruito negli anni Sessanta, era caratterizzato da ampie superfici vetrate cadenzate dal telaio in calcestruzzo a vista e murature in mattoni a facciavista. A metà degli anni Ottanta la crisi del settore abbigliamento portò alla chiusura dell’azienda. Il complesso subì un degradante abbandono fino all’acquisto e all’attuale recupero da parte della Testi Spa. L’intervento progettuale conserva l’articolazione volumetrica di forma-funzione originaria, produttivo-direzionale, ora nel settore della gioielleria. Nel prospetto principale dell’organismo direzionale è stato accentuato l’andamento orizzontale attraverso una facciata continua, composta da una tassellatura in vetro, ombreggiata da elementi frangisole. Analoghe superfici composte da brise-soleil a controllo elettronico caratterizzano il prospetto principale dell’organismo produttivo. Il prospetto cieco che segna il passaggio dal direzionale al produttivo, originariamente in cotto facciavista, è stato integrato cromaticamente al complesso mediante una imbibizione protettiva-decorativa in colore terra-bruciata. All’interno si sono resi necessari nuovi impianti tecnici e nuovi spazi funzionali. Il tutto in un’immagine che del passato conserva le radici. I nuovi percorsi distributivi, verticali e orizzontali (ballatoio), hanno ancor più intrecciato fra loro gli spazi di produzione con quelli direzionali. La relazione interno-esterno, e ancor più fra spazi interni, è ottenuta mediante paramenti, parapetti e percorsi interamente in vetro trasparente supportati da esili strutture metalliche cromate.

Residenza Privata A.P

Il progetto da parte dello studio Zeno Pucci+Architects, si è preso carico sia delle forme architettoniche che degli ambienti esterni e del design d’interni, plasmando volumi e spazi di grande respiro, capaci di mettere a stretto contatto il vivere quotidiano con lo splendido giardino esterno. La villa infatti si adagia nella famosa pineta Versiliese con grande armonia, facendo della vegetazione naturale e della vista un valore aggiunto. Lo stile pensato abbraccia le intenzioni dei committenti, regalando ambienti contemporanei ed essenziali senza sconfinare nel “minimal”; linee pulite quindi, cucite nel segno della compostezza per niente fine a sé stessa ma funzionale e dotata di una forte personalità espressiva ottenuta tramite l’attento studio delle forme, delle superfici, dei colori e degli elementi d’arredo. Il tutto crea una splendida quinta all’ambiente esterno, formato da un’area relax vissuta come un grande living all’aperto e da una piscina caratterizzata da una forma trapezoidale e da rivestimenti dai colori accostati in maniera armonica. All’interno, prospiciente la piscina, la zona giorno, creata per la convivialità, con ampi spazi ben definiti, accoglienti e mai banali. Al piano superiore gli ambienti notte, raccolti ed intimi ma “pronti” ad aprirsi sul paesaggio. Completa il progetto uno spazio esterno “privato”, a contatto con soggiorno e cucina, pensato per i momenti di intimità familiare all’aria aperta.

Villa al Mare

Il progetto prende corpo nella realizzazione di un pergolato esterno alla villa, costituito da una struttura precaria realizzata con delle lamelle orientabili comandate elettricamente in modo da poter modulare la luce fino a chiudersi completamente durante le ore più calde o in caso di pioggia. Le forme della struttura temporanea sono state studiate per armonizzarsi con la purezza volumetrica della villa esistente. La richiesta del committente era, inoltre, di ricavare uno spazio soggiorno attiguo alla zona cucina e di installare un blocco camino per accentuare l’eleganza e lo stile dell’ambiente. La nostra proposta progettuale si articola nella realizzazione di una struttura precaria che di fatto prolunga la cucina verso l’esterno mentre il camino diventa il punto cardine attorno al quale ruotano la sala da pranzo, il soggiorno e la cucina. Una grande vetrata composta da un infisso scorrevole frameless illumina la nuova spazio così armoniosamente rinnovato. Grande attenzione è stata posta nei riguardi dei colori utilizzati, i quali rientrano nella gamma dei colori naturali, che amiamo particolarmente usare, vanno dal bianco al tortora per gli esterni e dall’ ecrù al cipria per gli interni.

In collaborazione con: Arch. Roberta Perrone