LUCONI & C Srl
Private house_casa4
location: Perugia – Umbria – Italy
design: Studio Giammetta & Partners
photo: Alessio Neroni – Luigi Filetici

LUCONI & C Srl
Private house_casa4
location: Perugia – Umbria – Italy
design: Studio Giammetta & Partners
photo: Alessio Neroni – Luigi Filetici
Il complesso rurale sorge ai confini del Chianti senese, in territorio a forte vocazione agricola. La mancanza di un legame con l’architettura ufficiale non facilita la collocazione cronologica dell’edificato, che tuttavia può ricondursi ad un momento tardo-seicentesco. Il complesso edilizio, in origine composto di tre corpi di fabbrica distinti, mostrava evidenti le tracce dei guasti subiti nel tempo. Dal tetto, crollato in più punti, infiltrazioni di acqua piovana lentamente avevano impregnato e compromesso sia la muratura portante, fino a provocarvi lesioni profonde tra i conci di pietra, sia anche i solai su travi lignee. ttraverso un Piano di Recupero si è voluto riscattare l’intero complesso edilizio, con l’obiettivo progettuale teso alla ricerca dell’integrazione con la natura dei luoghi e con la loro storia, a voler confermare una continuità con il passato remoto e prossimo. L’intervento edilizio è stato condotto, dove possibile, con i criteri del restauro e fortemente ispirato al totale rispetto della struttura esistente. La muratura esterna è stata consolidata e ricucita, adoperando tecniche artigianali che garantissero risultati estetici e funzionali. Le pietre sono state ripulite dalle sbrigative precedenti stuccature a base di cemento, e nuovamente stuccate lungo i ricorsi con impasto a base di calce-rena-ossidi, ricreando in cantiere finiture naturali e perfettamente compatibili con il contesto, sia nei materiali sia nelle tonalità cromatiche. L’impianto planimetrico dell’edificio principale è improntato alla massima semplicità: ognuno dei tre piani fuori terra, di forma quasi quadrata, è attraversato da due muri di spina perpendicolari ai muri perimetrali, i quali, intersecandosi al centro del fabbricato, danno luogo a quattro ambienti quadrati fra loro comunicanti, di superficie pressoché identica. Il nuovo impianto distributivo mantiene e ricalca l’impianto originario, con l’intento di coniugare gli antichi locali e percorsi con le moderne esigenze abitative. Al piano terra sono stati ricavati gli spazi per la sala da pranzo e la cucina. La pavimentazione, ispirata all’antica tecnica del “cocciopesto” di epoca romana (opus signinum), è stata ottenuta miscelando calce naturale con polvere di marmo nelle tonalità del beige, steso e tirato a mano e successivamente trattato con cere naturali a protezione; i soffitti a voltine ribassate sono stati consolidati e trattati a vista. Al piano primo è stata collocata la zona giorno. Fulcro distributivo e prospettico rimane il camino (ora doppio, sul soggiorno e sullo studio attiguo), laddove il vecchio camino testimoniava la centralità del focolare domestico. Per la pavimentazione sono state utilizzate antiche mattonelle di cotto di recupero, restaurate e montate in diagonale. I soffitti di legno sono stati completamente ricostruiti secondo lo schema tradizionale, utilizzando travi di legno di castagno sabbiate e successivamente trattate con una leggera velatura a calce. Il piano secondo è stato interamente destinato alla zona notte, con la creazione degli spazi distributivi e di servizio per le stanze da letto. La pavimentazione è stata realizzata con listoni di legno di grande formato, ottenuti dalla spanconatura di antiche travi di quercia, spazzolati al grezzo e montati su pannelli a perdere.
Trattasi di un complesso di fabbricati destinato anticamente a funzioni connesse all’attività agricola, e realizzati nella tradizionale muratura mista di pietrame e laterizio lasciata a vista. Il podere sorge in contesto morfologico di tipo collinare, alla quota di circa 180 m s.l.m. L’intervento ha previsto, innanzi tutto, il consolidamento e la ricucitura della muratura perimetrale, laddove si ravvisavano scollamenti nella tessitura muraria, con successivo restauro e ripulitura delle pietre, e stuccatura finale “a punta di mestola” con malta di calce. E, quindi, la riorganizzazione degli spazi residenziali e di servizio: le funzioni destinate alla residenza sono state suddivise in zona giorno, al piano terreno, e zona notte, al piano primo. Fulcro dell’intervento rimane il vano scala centrale, attorno a cui ruotano e si sviluppano i vari ambienti. Le aperture realizzate simmetricamente nei solai del piano primo, consentono la percezione visiva di tutti gli spazi in ogni direzione, attraverso numerosi e continui scorci prospettici, ed una libera e continua circolazione della luce filtrante dagli alti lucernai, che contribuisce a dare risalto alle ampie superfici voltate dei saloni.
Fra le colline del Chianti senese, luogo celebrato per la bellezza della campagna e la dolcezza del paesaggio collinare, sorge il complesso edilizio di un’antichissima canonica, annessa alla pieve del sec. VII. Gli edifici, realizzati quale abitazione del curato in epoca medioevale, allorquando i vicari presero a stabilirsi presso le chiese succursali, si ispirano alla tipologia dell’abitazione rurale. Spesse murature costruite in pietra mista a mattoni, lasciate a vista e sagomate agli spigoli da conci in pietra lunghi e corti alternati, assicurano robustezza e solidità alla struttura. Il complesso edilizio, a due piani fuori terra, si compone di quattro corpi di fabbrica distinti, organizzati attorno ad un cortile centrale, chiuso sul lato nord dalla navata destra dell’antica pieve. Constatato lo stato di progressivo decadimento dei manufatti, è stato proposto un articolato progetto di ristrutturazione dell’intero complesso, finalizzato al dignitoso riutilizzo delle antiche strutture ed attuato mediante un difficoltoso intervento in cantiere.
Obiettivo primario quello di recuperare alla funzione abitativa i locali del piano terreno, fino a qui destinati a depositi o magazzini, e costituiti da molteplici vani di ridotte dimensioni in pianta ed alzato, e, soprattutto, quasi mai raggiunti dalla luce naturale diretta. A tal fine, il piano di calpestio è stato notevolmente abbassato; alcuni ambienti sono stati ampliati e resi comunicanti attraverso la demolizione delle murature divisorie; alcune aperture esterne sono state ingrandite o riaperte, quando preesistenti e tamponate negli anni, permettendo così alla luce naturale di invadere ovunque l’interno e disegnare suggestive atmosfere scandite dalla dinamica degli scorci prospettici. Elemento caratterizzante del progetto è la piscina, costituita da una vasca stretta e lunga e realizzata con materiali e tecniche in grado di confondere il più possibile l’invaso con l’ambiente circostante. Posizionata lungo l’asse longitudinale nord-sud, visivamente costituisce il proseguimento del terrazzo esterno dell’edificio maggiore, che prosegue per un tratto a gradoni fino a “tuffarsi” nella vasca più in basso, assecondando, nella passeggiata, la leggera pendenza naturale del terreno.
Un antico fabbricato a Firenze, risalente al XV secolo.I corpi di fabbrica delimitano su tre lati una corte quattrocentesca con prospetti dalla forma irregolare, testimonianza di un’architettura spontanea con evidenti riferimenti alla tipologia rurale. L’intervento ha interessato una porzione dell’edificio da terra a tetto, articolato su tre livelli interni, derivante dal frazionamento del maggiore corpo di fabbrica adiacente. L’edificio ha subito un’importante ristrutturazione attraverso il totale svuotamento interno, con demolizione della muratura, degli orizzontamenti e della copertura, fatti salvi gli elementi significativi, quali l’originale scala interna con gradini in pietra incastrati nella muratura, e le antiche travi in legno dei solai al piano primo. L’obiettivo progettuale è stato indirizzato alla ricostruzione degli spazi interni attraverso un impianto distributivo che consentisse al massimo la diffusione della luce naturale filtrante dalle modeste aperture esistenti; e, sebbene di taglio moderno, risultasse rispettoso della antica struttura e ne esaltasse al contempo l’atmosfera “domestica” .
Il complesso edilizio è ubicato in contesto collinare, in territorio a forte vocazione agricola, ed è costituito da diversi corpi di fabbrica indipendenti, variamente articolati intorno all’edificio principale: un fabbricato di semplice fattura, risalente al periodo tardo ottocentesco, realizzato in muratura mista e disposto su tre piani fuori terra. Il radicale intervento di ristrutturazione ha consentito di ripristinare l’impianto distributivo originario, ripulendolo dalle alterazioni e ripartizioni operate negli anni. Particolare cura è stata posta nella scelta delle finiture, sia interne che esterne, allo scopo di restituire dignità ed eleganza a tutto l’edificio.
Il b’nd rappresenta una valida alternativa al normale Hotel, è l’ideale luogo di sosta per chi desidera un’accoglienza lontana dallo stereotipo spesso anonimo degli alberghi. B’nd si trova a Floridia in posizione strategica fra Siracusa, il Val di Noto e la riserva di Pantalica, e rappresenta l’ideale luogo di sosta per il viaggiatore che desidera, con piccoli spostamenti, immergersi in luoghi di assoluto valore storico-architettonico ed incantevoli ed incontaminati siti naturalistici. Il b’nd è il bed & breakfast che si distingue per un’elegante sintesi di comodità e design. Molto più di un semplice B&B, ideale per soggiorni di piacere e viaggi d’affari.
Situato a 10 km da Siracusa e 150 mt dalla fermata del bus di linea che collega con il capoluogo aretuseo.
Il bed in design si trova all’interno della struttura, di recentissima costruzione, che ospita lo studio d’architettura dei proprietari.
Tutte le camere, il cui tema caratterizzante è il colore, sono dotate di raffinato arredo, bagno privato, grandi e comodi letti sommier, televisori led a parete, frigobar, asciugacapelli, connessione wireless a internet, aria condizionata e riscaldamento a regolazione individuale. Dispone, inoltre, di un
ampio spazio all’aperto in cui godere, in tutto relax, il tempo libero e dilettarsi con la lettura di riviste di settore architettura che la struttura mette a disposizione.
Generalmente la colazione viene servita nella sala comune, ma durante la bella stagione la si può gustare nel cortile esterno.
Per tutti coloro che vogliono scoprire una Sicilia inedita, i proprietari sono a disposizione per consigli su itinerari di architettura contemporanea.
L’intervento consiste nella ristrutturazione di un appartamento situato al piano attico di Palazzo Ferreri, un singolare esempio di architettura liberty del quartiere Umbertino di Bari. Il progetto ha comportato la completa trasformazione di una sopraelevazione della fine degli anni ’60, perseguendo il duplice obiettivo di realizzare un intervento contemporaneo, in linea con le richieste dei committenti, e al tempo stesso di armonizzarlo con il delicato contesto storico.
Sul fronte principale del fabbricato, che si affaccia su Corso Cavour, sono state realizzate tre grandi vetrate tripartite che riprendono le trifore del prospetto storico e illuminano la zona living. Il sistema di vetrate presenta una successione di telai in ferro a tre campate che assolvono a una funzione strutturale oltre che compositiva, in cui il sistema di infissi a tre ante scorrevoli e i sistemi di oscuramento e di schermatura solare risultano perfettamente integrati. La cucina e il living sono messi in connessione da un sistema di armadiature in legno che integra le colonne cucina, un guardaroba e un piccolo bagno per gli ospiti. Sul fronte che si affaccia su via Cardassi è situata la zona notte che ospita la camera matrimoniale con cabina armadio e bagno annessi, le due camere da letto e un ulteriore bagno.
Il terrazzo, che circonda quasi per intero il perimetro dell’abitazione, è pavimentato con doghe in legno posate su supporti galleggianti per eliminare i dislivelli tra interno ed esterno.
In corrispondenza di ogni campata, delle vasche in acciao corten ospitano diversi tipi di essenze di taglia medio-piccola creando una quinta verde che garantisce privacy dall’esterno.