L’appartamento di 115 mq, è caratterizzato delle inclinazioni delle pareti perimetrali, rispetto alla regolarità della zona soggiorno. Secondo le differenti inclinazioni sono stati enfatizzati i coni prospettici dei sistemi distributivi e attraverso il prolungamento della trave ribassata è stato rafforzato il movimento dinamico dell’appartamento. Lo spazio, luminoso e ampio in cui risaltano note di colore e funzionalità è definito da tre volumi rivestiti in lamiera brunita, e dai piani orizzontali, controsoffitti parziali “sospesi” e una pedana che delimita l’ambito della cucina. Un sistema di elementi verticali a codice a barre, integra i pilastri con sistemi contenitivi, generando un filtro visivo tra la cucina e il soggiorno, lasciando permeare la luce naturale. Il progetto illuminotecnico evidenzia la sospensione degli elementi, definendo atmosfere adatte ai diversi momenti della giornata, restituendo leggerezza ai volumi principali. I materiali alternano trattamenti materici, ruvidi, naturali, a superfici lisce e riflettenti favorendo l’acustica e la propagazione della luce.
CASA A CAMOGLI – La casa si trova a sulle pendici delle alture che circondano come un anfiteatro naturale il centro storico di Camogli. Nei lavori di ristrutturazione e ampliamento si è svuotato l’interno dell’edificio e si sono mantenuti solo i muri perimetrali. L’idea progettuale ha stabilito una connessione diretta tra il dentro e il fuori, dove lo spettacolo della natura si offre nella potenza dei suoli elementi: mare, cielo, vegetazione mediterranea. La zona giorno è diventata uno spazio unico a tutt’altezza su cui affaccia un soppalco leggero, la falda inclinata della copertura è lasciata a vista. Grandi vetrate trasparenti collegano la zona giorno al terrazzo esterno che diventa luogo all’aperto ed estensione dell’interno. Da ogni angolo della zona giorno si può godere del mare e del cielo di Camogli, i colori della natura si riflettono all’interno definendone angoli e arredo nei toni del blu, dell’arancio e del rosso. Le aperture ritagliate nella falda inclinata della copertura sono occhi rivolti al giardino terrazzato che circonda l’edificio.
CASA IN VIA CALANDRA – Alla base del progetto di ridefinizione degli interni di questa casa situata al piano nobile di un edificio ottocentesco di Torino c’è l’intenzione di fare convivere le differenti atmosfere che vi si respirano. Gli ambienti ottocenteschi con cornici, affreschi ed elementi decorativi forniscono elementi guida e compositivi per definire gli altri ambienti o meno nobili o dove il tempo ha cancellato le testimonianze del passato. Negli ambienti nobili i soffitti affrescati convivono con le pareti trattate con pitture naturali a tinte neutre e si relazionano con gli altri spazi dove invece prevale l’uso del bianco e dove gli elementi di arredo colorati si affiancano ad un uso del colore per campiture definite e sature a sottolineare nicchie, volte, passaggi, il tutto in un discorso unitario fatto di assonanze, richiami e continuità visiva.
Foto: Jana Sebestova, fotografa
CASA IN VIA DELLA ROCCA – Segni, colore e luce sono gli elementi con cui viene costruito lo spazio in questo interno a Torino. Il segno costituisce l’identità del luogo e il colore definisce il segno. Il colore viene ripetuto come un eco che si trasmette e rimbalza dalle pareti agli elementi di arredo, contribuendo in tal modo a definire il luogo. Il blu e giallo si contrappongono, si toccano, in un richiamo continuo. Lo spazio è vissuto come un percorso su cui si affacciano i luoghi: il colore accompagna il movimento, il segno identifica lo spazio. Le pareti perimetrali sono volutamente bianche in quanto il bianco rappresenta la massima luminosità con cui far emergere i segni. Le aperture esterne dialogano con ciò che sta fuori e permettono alla luce di entrare. La luce partecipa alla composizione, entra dalle aperture esterne esalta il bianco e si riflette sul colore, lo satura. Al contempo il colore vibra e riflette la luce, il segno diventa plastico ed emerge quasi vivendo di vita propria. La relazione con l’esterno definisce la scelta dei toni dei colori: il blu coglie le sfumature del cielo, il giallo e l’arancio si relazionano con la luce e il sole che illumina e scalda.
Foto: Jana Sebestova, fotografa
CASA IN VIA GIOLITTI – Il progetto di rinnovamento degli spazi di questo interno torinese è costruito attorno al soggiorno in cui due grandi finestre ottocentesche inquadrano le alberature e il cielo della piazzetta antistante. In un angolo dell’ampio soggiorno viene inserita una scatola verde le cui facce interagiscono con il volume esistente; alcuni piani vengono eliminati, su altri si disegnano linee a cui corrispondono tagli e aperture. In questo modo la scatola in cartongesso non è elemento chiuso e rigido, ma oggetto plastico che si adatta allo spazio in cui viene collocato creando assonanze e relazioni con esso. Dal soggiorno si intuisce che la scatola nasconde qualcosa, il desiderio della scoperta induce ad attraversare lo spazio per conoscere cosa c’è al suo interno – l’area per il cucinotto. Da dentro la scatola i tagli e le inquadrature stabiliscono relazioni con ciò che sta nel soggiorno – il tavolo per il pranzo, la libreria, l’ampio divano – e al tempo stesso indirizzano lo sguardo verso i finestroni stabilendo il contatto visivo con il mondo al di fuori dell’alloggio. Ciò che è inquadrato dai finestroni – cielo, nuvole, chiome degli alberi – diventa spunto progettuale per la scelta di colori e materiali: il verde per la scatola, il legno naturale della pavimentazione, la pietra che impreziosisce il bagno, il mosaico acquamarina per la nicchia della doccia.
Foto: Jana Sebestova, fotografa
CASA IN VIA MAZZINI – La proprietaria di questa casa situata in un edificio ottocentesco del centro storico di Torino ha posto due condizioni: respirare l’atmosfera portoghese a lei cara e portare all’interno dell’alloggio più luce naturale possibile. Il progetto ha riguardato la ridefinizione di tutta la zona giorno, dove tagli nelle murature e ampie aperture hanno liberato la parete su cui si aprono le finestre esterne trasformandola in un elemento continuo e senza interruzioni che accoglie e accompagna il progressivo passaggio della luce naturale nei vari ambienti durante l’arco della giornata: ingresso, pranzo, biblioteca e cucina diventano un racconto continuo fatto di spazi definiti ma collegati fisicamente e visivamente tra loro. Il muretto all’ingresso è ricoperto di azulejos fatte a mano dai motivi geometrici e arrivate direttamente da Lisbona. I colori e i motivi geometrici delle ceramiche smaltate diventano matrice compositiva per la definizione dell’interno nei suoi elementi costitutivi, nella scelta dei colori e degli elementi di arredo.
Intervento di recupero funzionale di una storica cascina in località Montecchio, vicino a Bogogno (NO) lasciata in disuso da circa un ventennio. Tutte le coperture sono state rifatte mantenendo ed integrando dove necessario l’orditura primaria con legname di recupero dello stesso tipo. Allo stesso modo è stato fatto per i solai interni in legno e per le travi di sostegno. Murature in pietra sono state integrate con l’intervento di cui e scuci mentre grande attenzione è stata data all’umidità di risalita creando un vespaio aerato e una barriera chimica anti risalita. tutti i serramenti esterni originali sono stati restaurati e recuperati come pure il ballatoio ligneo di primo livello. intonaci a calce dai colori tenui sono stati integrati alla pietra ed ai mattoni faccia a vista.
Il progetto di recupero di questo fabbricato rurale un tempo deputato alla stalla per il ricovero degli animali di un contadino (asini e galline al piano terreno, fieno al piano superiore) ha comportato la radicale trasformazione degli spazi creando le condizioni di abitabilità interne. Una nuova scala di collegamento in pietra è stata creata ex novo come pure un intero solaio in legno. Dal precedente spazio del pollaio è stato ricavato il bagno, dalla stalla vera e propria una cantina per il vino, dallo spazio aperto dove veniva tenuto il fieno è stato ricavato uno studio open space chiudendo le aperture con nuovi serramenti in ferro e vetro.
The interior of this penthouse, built on an old building in the heart of Vienna, combining classic and modern design, respecting the artistic value of the historical context. The custom-made furniture, sophisticated design and the swimming pool on the terrace, placed it on a luxury real estate market in Vienna. FADD Architects was responsible for the creative direction and interior project manager, working with local artisans to design custom furniture.
STRUCTURES – GLÜCK ARKITECTURE
COLLABORATORS – LISA IDZIOREK
PHOTO – ANDREAS WALLNER
CONSTRUCTION MANAGERS – KASWURM IMMOBILIEN & WOHNBAU GMBH
LUCONI & C Srl
Private house_casa 3
location: Vomero Napoli – Italy
design: Arch. Nicola Cinque
photo: Marco Di Niscia