CASA Q

Il team Zeropositivo e la committenza volevano dimostrare che, attraverso una progettazione attenta ed interventi mirati, è possibile trasformare un edificio degli anni ’80, tipico del parco edilizio italiano, in uno ad “energia quasi zero”, confortevole, moderno ad efficiente, progettato e realizzato secondo gli standard Passivhaus.
L’intervento ha previsto una sopraelevazione con ampliamento e la completa riqualificazione del piano primo, mentre ha interessato solo in minima parte il piano terreno.
Il progetto ha voluto fondere e armonizzare nuovo ed esistente, sia a livello planimetrico che volumetrico: la semplicità del piano terreno e del piano primo viene rielaborata al piano secondo, dove la sopraelevazione presenta forme molto moderne e lineari ma ben caratterizzate da architettura e materiali.
L’applicazione dei principi Passivhaus prevede la realizzazione di un involucro edilizio ad alte prestazioni: grandi spessori di coibentazione, continuità dell’isolamento e risoluzione totale dei ponti termici, montaggio di serramenti in legno-alluminio a triplo vetro progettati per massimizzare i guadagni solari nel periodo invernale ed evitare fenomeni di surriscaldamento nel periodo estivo grazie a schermature mobili e fisse.
Per quanto riguarda l’impianto si è scelto di mantenere il generatore esistente a pellets con radiatori al piano primo e radiante al piano secondo, dispositivi elettronici per la regolazione della temperatura ambiente e due unità centralizzate di ventilazione meccanica controllata (VMC) con recupero di calore per il ricambio dell’aria all’interno degli ambienti e il controllo dell’umidità e CO2. Sul nuovo tetto piano in legno sono stati installati i pannelli solari per la produzione di acqua calda sanitaria e i moduli fotovoltaici per la copertura del fabbisogno elettrico.
L’efficienza dell’edificio, insieme al controllo dei frangisole e alla gestione dei carichi, avviene tramite un sistema domotico myGekko che, oltre a contabilizzare e ottimizzare i consumi della casa, permette di immagazzinare e rendere accessibili tutti i dati e tutte le informazioni rilevate, rendendo così verificabile il buon funzionamento dell’abitazione.
Nonostante la complessità dell’intervento, rispettando i requisiti previsti per gli edifici ad energia quasi zero, “Casa Q“ è riuscita ad ottenere il finanziamento a fondo perduto previsto dal Bando ZEB (Zero Energy Building) della Regione Piemonte.

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